Innanzitutto, occorre esaminare la documentazione sanitaria in Tuo possesso (cartelle cliniche, referti medici, prescrizioni di medicinali/terapie, ecc.) e nel caso in cui dall’esame della suddetta documentazione dovessero riscontrarsi degli elementi tali da far ritenere che la condotta posta in essere dai sanitari non sia stata corretta, allora sarà possibile richiedere il risarcimento del danno subìto. La documentazione sanitaria, unitamente alla Tua cronistoria, verrà prima attentamente e dettagliatamente esaminata da un tecnico esperto del settore e, solo successivamente, verrà visionata dai nostri legali che valuteranno la sussistenza dei presupposti giuridici per agire legalmente.

La cronistoria deve contenere in modo succinto ma preciso l’evolversi dei fatti e degli eventi che hanno interessato la Tua persona in ordine cronologico, avendo cura di non trascurare dettagli importanti, cominciando da 1) una breve descrizione della Tua persona prima dell’eventuale errore medico, 2) specificando poi i dettagli relativi ai momenti in cui Ti relazionavi con i medici, sia in occasione delle visite mediche sia durante i ricoveri ospedalieri, e 3) descrivendo cosa è cambiato nella Tua persona dopo l’evento lesivo.

Quanto più precisa è la cronistoria dei fatti tanto più si facilita il lavoro del medico legale che andrà ad analizzare dettagliatamente le cartelle cliniche e/o altra documentazione medica al fine di individuare con maggior precisione l’errore medico.

Il primo passo da compiere è quello di raccogliere tutta la documentazione necessaria e contattare la nostra struttura. Non occorre aspettare la fine delle indagini, che potrebbero anche non iniziare. Una cosa è l’azione penale, che comporta l’espletamento di indagini, altra cosa è l’azione civile. E‘ infatti possibile, e talvolta consigliabile, decidere di agire civilmente nei confronti della struttura sanitaria o del singolo responsabile, senza presentare una denuncia penale.

L’azione legale che viene intrapresa è un’azione di cognizione ordinaria, volta ad ottenere il risarcimento del danno subito, previo accertamento del relativo diritto. L’azione viene solitamente instaurata davanti al Giudice del luogo in cui si trova la struttura sanitaria responsabile che si intende convenire in giudizio.

Dipende dai singoli casi. Occorre infatti verificare se la prestazione sanitaria è stata resa da un medico operante nell’ambito di una struttura ovvero da un professionista autonomo.
Nel primo caso verrà coinvolta la struttura ospedaliera (o la clinica) e non il singolo medico. Questo perché il medico che svolge la propria attività presso la struttura ospedaliera è legato da un rapporto di lavoro subordinato con la struttura stessa. E, pertanto, quest’ultima è tenuta a rispondere dell’operato del medico.

Preventivare da subito le tempistiche esatte di un procedimento legale è abbastanza difficile, in quanto possono intervenire svariati fattori che ne condizionano la durata. Spesso la causa viene definita, già nelle prime fasi, con un accordo transattivo tra le parti che prevede il riconoscimento di un determinato importo all’attore (colui che ha subito il danno e che ha agito per ottenerne il risarcimento) a fronte dell’abbandono dell’azione giudiziaria.

Potrai avvalerti della nostra assistenza senza alcuna anticipazione delle competenze legali. Il nostro compenso infatti ci verrà riconosciuto solo in caso di esito positivo dell’eventuale azione legale (o nel caso venga raggiunta comunque una transazione) e, comunque, verrà preventivamente concordato in percentuale sul risarcimento ottenuto.